lunedì 30 novembre 2009

Singapore, i primi passi.




E' stato semplice perdersi nei colori, nei profumi e nei suoni di Singapore. Circondato anche dalla mia stanchezza e dai miei mille pensieri e' stato ancora piu' semplice non ritrovare la via di casa.

E' pomeriggio inoltrato. Nuvoloso afoso.
Intorno a me un fiume di persone indaffarate, turisti, lavoratori, senza tetto e perditempo, tutti operosi. Io, l'unico immobile, frastornato e anche un po stanco, cerco una via da percorrere.

Non ho idea di dove sono, ho camminato per almeno due ore dal pranzo al Monopoliparkfood. Mi sento abbastanza rincoglionito e particolarmente scoraggiato. Non ho voglia, stranamente, di vedere. Vorrei solo che il tempo passasse veloce, ho voglia di rivedere la mia scricciola. Oggi come non mai ne sento la necessita'. Ma la rivedro'. Questa e' finalmente una certezza. Dovessi prendere una canoa, torno indietro e la porto via con me. Fanculo il mondo, vada come vada, io manterro' almeno con lei la promessa. I clacson mi riportano rapidamente a terra, a pochi metri da me l'insegna di un pub inglese richiama il mio palato, vecchio stile con tavoli di legno grezzo. Sembra perfetto per le mie tasche e per il mio umore. E' vuoto. Birra. Si, ci vuole una bella birra media alla spina. L'ambiente in realta' e' molto ricercato, altro che pub vecchio stampo. Ma va bene ugualmente, le mie gambine ossute chiedono la sosta, e anche la mia testa ha bisogno di immergersi per un attimo nella felicita' di plastica alcolica. Una media grazie, Heineken, no anzi.. facciamo una doppio malto. C'e' la tv accesa, calcio. Ottimo per non pensare.

La sera cala rapida a Singapore. Alla fine della seconda pinta effettivamente sono un po brillo. Mi alzo, pago lasciandogli un polmone, e mi rimetto in strada. C'e' voluto almeno un buon quarto d'ora prima che mi rendessi conto che stavo vagando nel nulla. Tento di rimettere un attimo insieme i pensieri e mi siedo davanti ad un negozio. Il nulla. Non ho la minima idea di dove sono, in piu' e' buio e non ho piu molti riferimenti visivi.. me ne frego altamente. Mi accendo una sigaretta e mi specchio nella vetrina. Ho la pancia gonfia, sembro anoressico. Il riflesso della vetrina mi mostra un Alessio logorato. Mi faccio abbastanza schifo da solo.. devo darmi una sistemata, cazzo. Un po di pesi, magari un po di flessioni e del sano cibo. Si, si, da domani incomincio. Da domani...si cambia tutto.

Chiedo informazioni al titolare di un ristorante che mi indica chinatown a circa 8 o 9 fermate di Bus. Che botta. Vedendomi in stato confusionale mi chiede se voglio prendere un taxi.. "no grazie, stasera ci sta proprio bene una bella passeggiata", dannati soldi. Inizio ad incamminarmi per quella che sara' la mia via crucis del giorno. Infinita. Dopo circa un paio d'ore abbondanti e una serie infinita di traverse sbaglaite arrivo in albergo completamnete sfinito. Prendo la chiave, sguardo basso, occhiaia, faccia stanca e con le movenze di un panda ubriaco salgo sull'ascensore e mi precipito in camera. Non mi svesto, non mi lavo. Stramazzo sul letto senza forze e chiudo gli occhi. Ho fame, ma la pigrizia vince anche stasera. Ninete cena, si dorme.

In lontananza sento delle sirene, speriamo che non vengano qui.. un ultimo pensiero mi consola prima di dormire..
Domani mi alzo e faccio le flessioni.
Si, da domani cambia tutto.

Domani.


foto singapore:
http://www.contractjournal.com/blogs/construction-projects-world/singapore.jpg

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