martedì 6 aprile 2010

Penang

Finalmente a Penang!
sono circa le 11 di sera e il minibus ci lascia in zona Chinatown come da richiesta dell'amico spagnolo. Giriamo diverse guesthouse ma sono tutte piene purtroppo, la guesthouse che lui consigliava era il "banana". Il nome non prometteva bene ma l'ingresso non era per niente male..ma niente letti! Iniziamo a camminare a caccia di due stanze e le troviamo in una traversa, anzi, in un interno cortile abbastanza nascosto e buio, proprietario un cinese. Al bancone suppongo il boss della guesthouse, un uomo molto grasso a petto nudo, tette con capezzoli a punta, diversi nei pelosi sul petto, collana d'oro, orologio d'oro. bracciale d'oro e ciliegina sulla torta prugnatismo absburgico con tic nervoso agli occhi. Ah, si certo dimenticavo, parcheggiato in cortile un bel Mercedes (o una bella Mercedes?) anni 90. Se non avessi avuto un estremo bisogno di riposo non mi sarei mai neanche fermato a chiedere il prezzo, ma era tutto pieno e lui, caso strano aveva tutte le stanze vuote. Anzi, piu' che strano, era pazzesco.

Prendiamo due stanze e saliamo a vederle, il boss tra l'altro molto gentile ci fa anche scegliere. Saliamo per una rampa di scale in legno molto larga che ci porta al primo ed unico piano. Un corridoio con le stanze, in fondo come al solito i bagni. La stanza era incredibilmente bella per quanto fosse degradata, sembrava un degrado voluto e cercato piuttosto che dato dalla mancanza di amore per il proprio albergo. Un letto con un materassino alto una decina di centimetri, un lavandino taglia piccola a maculato bianco e marrone zozzo, una sedia senza una gamba di plastica, un finestrone con lenzuolo-tenda con vista muro a 3 metri e a completare l'opera al di la' dello sporco ovunque (ma quello vero, non la polvere!) una marea di vernice bianca ovunque secca sul paviment di legno. Era evidente che l'imbianchino aveva usato "un grande pennello" ma senza il giornale. Sembrava la stanza in cui Leonardo di Caprio dorme una delle prime notti a Bangkok nel film "the beach".
Dimenticavo, i muri non finivano al soffitto, le stanze erano praticamente comunicanti e il ventilatore ovviamente non andava. Il boss ci ha detto che era un guasto temporaneo anche se visti gli interruttori del dopoguerra secondo me quel ventilatore ha fatto aria a clienti che adesso fanno compagnia ai miei carissimi nonni! Ma.. c'e' sempre un ma, il prezzo era veramente positivo, 20 ring a notte.

La prendo. Affare fatto.

Appoggio lo zaino, ringrazio e mi preparo per una bella doccia fresca poi cena. Non essendoci, ovviamente, bagno in camera molto diligentemente mi spoglio con asciugamano in vita vado a caccia delle docce. Ci ho messo almeno un quarto d'ora per trovarle, sinceramente non pensavo che si potessero installare delle doccie sopra le turche che puzzavano come un letamaio. Forse e' stato l'odore a farmi perdere l'orientamento. E' stata la doccia piu' veloce della mia vita ed e' stato automatico pensare a mia madre. Chissa' perche'! Comunque mi sono sentito Rambo, esperienza da fare.

Bermuda e maglietta pulita e si parte. Decidiamo per l'Indiano, pollo e altre pietanze, mi sono fidato ciecamente dello spagnolo ed ho fatto bene, ho mangiato come un porcello ed ho speso pochissimo in tutto circa 180 bat.. compresa figura del cavolo con richiesta vino e birra. Non sapevo che in Malesia fosse vietato bere nei ristoranti alcolici, ma meglio cosi'.
Dopo la cena in realta' ero stanchissimo ma visto che ero senza la mia ragazza non mi sarebbe dispiaciuto fare un giro in qualche pub ma lo spagnolo ha bocciato tutte le mie proposte senza nemmeno rifletterci, troppo stanco. Non ci resta che andare a dormire.. anche se prima mi sono fermato in un bar e mi sono comprato una bella birra taglia xl.

Entrato nella mia suite, mi scolo la mia birretta, telefonata da buon fidanzato e poi crollo totale. Una notte senza sogni prima dell'unico giorno a Penang. Purtroppo la donna rompe le palle e pretende che torni prima possibile, posso capire anche il perche' dopo quello che abbiamo passato pero' l'idea del viaggio di ritorno mi uccide. Vorra' dire che al prossimo "visa" mi inventero' l'obbligo di stare fuori 3 giorni! E domani Penang!