domenica 15 agosto 2010

Ma se ...

Lungomare in motorino.
Giornata di sole, fa molto caldo.

Dopo una mattinata trascorsa al mare, davanti a koh Ma, una bella nuotata e due coconuts sotto le palme decidiamo di correre a prepararci due bei piattoni di spaghettini con il pomodoro, tonno, olive e capperi. La fame si fa sentire, il cuoco e l'apprendista rispondono.
In sella al nostro motorino ci mettiamo sulla via di casa e come nostro solito andiamo molto lenti! Diciamo che superiamo di rado i 40-50km orari proprio per ammirare il panorama, scovare piccoli negozi utili alla nostro quotidiano ed ovviamente prevenire incidenti stradali che qui, come in molte altre localita' turistiche sono molto frequenti, purtroppo.
Percorrendo il lungo mare qualcosa di insolito, ma neanche troppo, all'orizzonte. Un motorino bianco con sopra un uomo di carnagione scura, capelli lunghi e pettorina da taxi driver arancione oscilla da una parte all'altra della strada. Ha un grosso secchio bianco in una mano. Tenta invano di compiere un inversione a "U" ma pare un impresa epica, continua a tornare nello stesso punto. Rallentiamo. Lui continua nei suoi tentativi di inversione tragicomica, rallentiamo ancora, lungi da me l'idea di superarlo. Procediamo in silenzio dietro di lui ad una distanza di almeno 150 metri muniti gia' di pop-corn e coca cola sghignazzando.

Tre le ipostesi.

A- E' ubriaco
B- Il secchio e' pieno di piombo
C- Sta scaldando le gomme in vista del Gp di Valencia

Poi, come d'incanto ce la fa. Inversione di marcia bestemmiando e inveendo contro tutti, con il suo secchio bianco in una mano e l'accelleratore nell'altra. Svolta mettendo giu' il piede per controbilanciare una caduta che sembrava inevitabile. Un miracolo, l'intera curva sud si infiamma e gioisce in un boato dopo il suo capolavoro. E finalmente lo vediamo anche in faccia, incaxxato come una iena infama anche un po' noi che sghignazzando continuamo il nostro viaggio! Peccato, spettacolo finito, e anche oggi e' andata bene!
Ma se .. il secchio l'avesse messo sulla pedana del motorino..?

Il pompiere. In diretta dall'Isola che non c'e', con affetto
A.

Rientro.

E' l'alba. Silenzio.
Aroma di caffe'. Mare a perdita d'occhio.

Il viaggio di rientro si e' svolto senza nessun intoppo, arrivato a Phuket sono stato assalito fuori dall'aereoporto da migliaia di tassisti privati che mi proponevano il ritorno a KohPhangan a cifre impossibili per un pompiere, ma fortunatamente per me avevo gia' programmato il rientro, quindi, fermata del bus statale e ritorno a casa. Ho viaggiato fino a Surat con un minibus bianco con una scritta verde in thai sulla fiancata molto comodo e veloce, a Surat sono arrivato verso le 18 e mi sono persino goduto una festa del paese nella zona del porto mentre aspettavo il mio amato night boat. Bancarelle di ogni genere, e soprattutto tanto cibo. Alle 22.30 mi sono imbarcato sul night boat e sono rientrato a casa.
In totale da Phuket a Koh Phangan ho speso 450 bat. 150 il minibus bianco con scritta verde thai e 300 di battello notturno. Mi sono concesso anche un piccolo shopping a Surat dove con 120 bat mi sono comprato un bel tagliere nuovo, veramente molto tosto!
La mattina alle 8 ero gia' a casa, dopo una bella colazione, una nuotata e un po' di coccole mi sono rimesso a letto in pace e stanco morto.
Finalmente a casa, il pompiere vi saluta.
a.

mercoledì 4 agosto 2010

Visto turistico a KualaLumpur.

Rumore di passi, un freddo glaciale.
Odori di detersivo, dolori sparsi ovunque.

Sono le 8 di mattina e mi sveglio con ancora il sorrisino beffardo dell'Australiano che mi ha visto stramazzare all'ottavo round. Ovviamente ho dormito vestito, mi faccio una doccia e mi precipito a fare una bella colazione. Appena uscito da chinatown mi fermo in un piccolo negozietto indiano dove un caffe' in tazza grande e un muffin al cioccolato mi costano meno di 50 centesimi. Direi che il caffe' non era niente male, sigaretta del buongiorno e via sul taxi destinazione 206 Jalam Ampang, ovvero, consolato thai.

Tutto si svolge con una semplicita' disarmante. Arrivo munito di fototessera a colori e passaporto, all'entrata mi viene consegnato il modulo per la richiesta visto che compilo, prendo il numerino e aspetto. Dopo circa una ventina di minuti e' il mio turno, consegno il tutto e mi ridanno il numero con un altro piccolo foglio da consegnare il giorno dopo per riavere il passaporto con il visto. Dovro' ripresentarmi alle 14e30 del giorno dopo. Fine.
Ho quindi una mattinata e un pomeriggio per dedicarmi alla ricerca del volo di rientro e perche' no, un piccolo shopping! A pochi passi da chinatown c'e' il Central Market, un centro commerciale
che al piano terreno offre principalmente prodotti asiatici ed indiani. Perso nei mille colori delle stoffe e nei luccichii delle statue dorate e d'argento impiego cosi il mio pomeriggio. Prenoto anche il volo di rientro che mi costa circa 260euro alla AirAsia in central Station e per chiudere in bellezza in un super negozio di cd e dvd mi compro la prima serie di "My name is Earl" e una serie di action movie da riguardarmi sull'Isola che non c'e'. Unica nota dolente e' che non trovo un volo per Koh Samui perche' tutti pieni, mi accontentero' di volare fino a Phuket poi d li solita tratta in bus, ma ormai sono abituato!

Cena da Huang, in piena chinatown, riso bianco, pollo in agrodolce, due birre grandi e una zuppa di verdure 26ring, ovvero 7euro piu' o meno..e ho deciso tra 3 mesi torno a Kuala Lumpur mi manca ancora tutta la parte moderna da visitare e mi sembra un ottima meta per ingannare l'attesa del visto. Bene, per oggi e' tutto, ci risentiamo dall'Isola che non c'e'!

con affetto,
a.