domenica 4 luglio 2010

Veros Kuala Lumpur.


E' notte, e' da poco passata la tempesta.
Il profumo di pioggia e il suono del mare resistono alla mattina che incalza.
In cuffia, Reggio la rabbia Esplose, canti anarchici.

Sono diversi giorni che pianifico il viaggio per stampare il mio primo visto turistico sul passaporto. Ci sono diverse opzioni per potersi assicurare due o tre mesi tranquilli in Thailandia, io ho scelto Kuala Lumpur per diversi motivi. Non ci sono mai stato, il primo piu' ovvio e poi sono sempre stato affascinato da quelle due torri che vedevo sempre come raffigurazione di Kuala Lumpur e ci sarebbe anche una localita' poco distante con un immenso allevamento di farfalle. Vediamo se riusciro' a fare tutto in tre giorno, al massimo quattro.

Bene, detto fatto. Memore del mio ultimo straziante viaggio in Mini-bus con trattamento Vip per Penang, questa volta mi reco in un agenzia e mi compro un bel biglietto aereo per la mia prossima meta. Prezzo, 4200 bat solo andata. Inquietante, ma e' cosi. Con la richiesta visto turistico non e' mai certa la via del ritorno. Se mi va male, vorra' dire che tornero' in canoa con le bombole da sub per passare la frontiera e riabbracciare la mia futura mogliettina. Mai perdersi d'animo! E sono pronto.

Nel mio zainetto, spazzolino, dentifricio, una maglietta, ciabatte, passaporto(eh bhe'!) e una foto della mia scricciola. Sveglia alle 6, taxi alle 6e30 direzione porto. Devo ammetere che sono in uno stato pietoso, abitiato a svegliarmi alla dodici l'una questa sveglia mattiniera mi ha distrutto. Ma sulla barca ho modo di dormire altri 30 minuti, a Ko Samui dormo altri 20 minuti per arrivare all'aereoporto e all'aereoporto mi schiaccio un pisolo fino alle 11 in attesa del volo. Io sono in grado di dormire ovunque, qundo ero piccolo mia madre mi ha raccontato che mi addormentavo perfino in piedi sul tram! La facevo morire dal ridere! E' proprio vero, ho un corpo che non ha regole, solo necessita'. E quando necessita' non chiede mai il permesso, agisce! E io dormo!

Alle 11 parte finalmente il mio super aereo doppia elica in lega nere. Un aereo molto sportivo, durante il viaggio, dormo. Ovvio direi. Al mio fianco un uomo Inglese, anche lui dorme. Atterriamo con qualche problemino visto il sordo botto che ha fatto la fusoliera una volta toccato il terreno, ma al di la' di quello niente di particolare da aggiungere. Esco dall'aereoporto e mi rendo conto di avere il primo imprevisto. Sono distante da Kuala Lumpur e di parecchio. Mi serve un taxi, e dove vado poi? Gia', non ho controllato dov'e' l'ambasciata Thai per il visto. Ma di una cosa sono certo, per spendere poco, in tutto il mondo si dorme a Chinatown. Questa e' una regola, e io la seguo sempre. Ho visto piu' Chinatown io di un cinese. Ci vivevo perfino a MIlano.

Quindi salgo sul taxi, tariffa standard 40 ring per Chinatown e ingaggio una piacevole discussione con il malese tassista che scopro essere dell Sri-Lanka. Siccome avevo un caro amico di origini SriLankesi.. ci facciamo compagnia e ci raccontiamo la nostra vita. Un uomo simpatico sulla settantina d'anni. Guida molto prudente su una macchina effettivamente molto vecchia ma molto pulita e profumata. Lui di fede islamica, io agnostico ma lo seguo a ruota anche su discorsi filo-religiosi. Mi invento di aver abbracciato da poco il corano, mi lascia infatti il biglietto da visita nel caso avessi intenzione di.. approfondire.

Entriamo a Kuala Lumpur, bhe' notevole. Molto bella, certo non e' Singapore ma ha il suo fascino e non vedo l'ora di scendere per cercare un alberghetto e posare lo zaino. Quando ci fermiamo davanti alla porta di Chinatown e' inevitabile il mio WOW. Porta enorme rossa con megaschermo apre su Chinatown, migliaia di bancarelle, negozi e piccoli alberghi. Sono un uomo morto! Io amo le bancarelle. Saluto il mio amico tassista e mentre entro in Chinatown cestino il biglietto da visita. E' il momento di conoscere Kuala Lumpur in versione cinese, via! Si parte!



Saluti dal Pompiere, in diretta da Chinatown, Kuala Lumpur.
Presto nuovi aggiornamenti.

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